Figure sfuggenti dai contorni fumosi e impastati, corpi eterei, privi di gravità e materia, si dimenano fluttuando nel vuoto, vittime di un’incessante mutazione. È un’impossibile tregua a rendere il corpo raffigurato percettivamente inafferrabile e a rappresentare il comune denominatore degli autoscatti di Eleonora Manca, in mostra da Spacenomore a Palazzo Graneri della Roccia dall'1 al 31 ottobre. Soggetto e oggetto rappresentato coincidono, ma l’immagine risulta ...