Oggi che le tecnologie elettroniche governano il quotidiano avvolgendoci nella più totale coesistenza di tempi e luoghi, dove ogni cosa convive con il suo opposto, dove passato e futuro, intrecciati indissolubilmente, accolgono provenienze da ogni luogo, dove il caldo ed il freddo, il giorno e la notte sono condizioni dimenticate, dove il reale ed il virtuale, il naturale e l'artefatto sono le determinanti di una matassa inestricabile, ha senso ancora in arte riferirsi al contemporaneo? Non ...