Sagome senza volto e oggetti del quotidiano si stagliano sulla tela e parlano di Castel Morrone, paese natale di Giovanni Tariello dal quale emerge l'odore intenso della terra dissodata, il canto dei galli, il vociare dei contadini, il profumo dei fiori di campo. Lo sfondo bianco è il luogo dove il simbolo e il reale s'incontrano e nel quale queste figure di acqua e pigmenti evolvono raccontando l'immaginario poetico dell'artista. Tariello con le sue tele mette in luce il mondo contadino ...