Nella prima personale, l'autrice distacca da lavori d'introspezione l'opera che installa nelle Sale Carceri del Castel dell'Ovo, e rivolge il suo sguardo all'intera umanità. Nell'installazione, infatti, l'atto del porre il seme e della cura dovuta affinché germogli e cresca, appartiene all'agire di tutti verso il nostro pianeta. L'opera si risolve in un invito a rispettare il dono che abbiamo ricevuto come esseri umani: la Terra. Luogo quanto più adatto ad un concetto ...