E’ da parecchio tempo che Giorgio Ramella viaggia con la sua pittura in contrade lontane, esotiche, avventurose, immaginifiche, con suggestioni letterarie, cinematografiche e anche visioni e nostalgie d’infanzia. Ha scritto giustamente Marco Di Capua che all’artista basta un pretesto per far decollare la sua fantasia, la sua voglia di animare con colori e contorni lineari le superfici di tele e fogli, e per innescare la sua passione legata a libere figurazioni narrative che si sviluppano ...